Lettera di Toccafondi al Primo Ministro Renzi.

Caro Presidente Renzi,

appena saputo, un minuto fa, della mia rinomina a sottosegretario (in quota Alfano; nel maggio scorso ero in quota Berlusconi, ma i tempi cambiano e io li inseguo) per l’ambìto dicastero dell’istruzione paritaria, desidero esprimerle il mio più vivo apprezzamento per questa nomina che, certamente, rappresenterà l’atteso argine, che il mondo cattolico del NCD si aspetta, alla dilagante scuola pubblica del nostro paese.

Io, anche se sono stato sottosegretario all’Istruzione nel Governo Letta, so poco di scuola, glielo garantisco, anche se lei già lo sa. Ne fa fede la poca collaborazione (ma non per cattiva volontà, mi creda) con il precedente Ministero Carrozza (e può informarsi se non è vero). Penso sia proprio questo uno dei  motivi per cui sono stato confermato al Dicastero dell’Istruzione.

Ma un argomento mi appassiona e mi infervora di questo mondo: la parità scolastica (e questioni connesse) per la quale il mio impegno – che ho definito “programmatico” in un mio articolo che mi onoro di allegarle – sarà militante e profondo. 

Le anticipo comunque i titoli dei miei articoli, da “il sussidiario.it”, perché si renda conto meglio di che pasta sono fatto e di cosa possa fare in coerenza e continuità con il mio impegno precedente. Eccoli: 

  • DdL Stabilità e fondi alle scuole paritarie. Ecco come stanno le cose (incipit: 223 milioni alle scuole paritarie. Un regalo? No un reintegro ai fondi tagliati …)
  • Ecco perché la Chiesa non è privilegiata
  • ICI, attacco alla carità [sic! NdR]
  • ICI e Chiesa: ecco perché le accuse al Vaticano sono ingiuste
  • La difesa per la parità scolastica: un impegno programmatico.

Come può notare, sono un tipo di sicura fede e civiltà cattolica, con il pallino delle specializzazioni. La loro centralità è – ritengo – anima della modernità. Nel mio caso significa quanto segue: “Pur ignorando sicuramente la scuola come istituzione e come ordinamento, sarò, senza tema, un bravo sottosegretario delle paritarie. Anzi il più bravo”. Non so se mi spiego.

Nell’assicurarle che mi atterrò sempre e graniticamente alle sue decisioni, sarò fedele al mio motto “Al servizio di tutti, servo di nessuno”. Ovviamente, parlo in generale.

Se preferisce, ne ho un altro, di motto, “Vacillo, ma non crollo”, a cui sono anche molto affezionato e che può ritrovare anch’esso puntualmente sul mio sito.

Ancora complimenti per la sua scelta che mi ha onorato e conti pure su di me, come da tempo fa il cardinale Bagnasco.

Gabriele Toccafondi, esperto pro paritarie

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