IL NOSTRO VIAGGIO A CANTERBURY

Carissimi lettori,

E così, a circa un anno di distanza, mi ritrovo a dover scrivere un’altra pagina di commento finale sul nostro soggiorno studi conclusosi poco meno di una settimana fa, mercoledì 1 agosto.

Permettetemi prima di tutto di esprimere un mio elemento di presunzione – una giustificata presunzione. Mi occupo di soggiorni studio all’estero da maggio 1983 (erano passati appena 6 mesi dalla mia laurea) e non ho smesso mai di essere o comunque sentirmi coinvolto.

Ho accompagnato, quasi con continuità, gruppi in soggiorni all’estero (con relativo corso di lingua inglese) per almeno 30 volte non consecutive: un’esperienza immane. Un bagaglio che porto sempre con me, un volume storico che potrei scrivere ed aggiornare ogni anno, ogni ritorno, ogni… agosto!

Sono ampiamente soddisfatto di questa missione che mi sono dato in questa terra della Locride, un territorio che mi ha accolto a luglio 1976, e che sento mio, pur essendo stati i miei genitori estranei a quest’area.

Sono convinto di aver dato davvero tanto, e so per certo che affermati professionisti hanno fatto il loro primo viaggio all’estero senza la famiglia con me. Sto parlando degli anni ottanta/novanta, quando un viaggio lo si faceva coi familiari, e convincere i genitori (le mamme soprattutto) ad affidarmi i figli era un’impresa, che spesso mi riusciva di conseguire.

Coi miei gruppi abbiamo fatto esperienze in college ed in famiglia, abbiamo viaggiato da più aeroporti e con diverse compagnie aeree. Adesso abbiamo un po’ standardizzato la cosa, uniformandoci ad esperienze in college e partenza da Lamezia. Terme. Ma ho avuto tante occasioni, una diversa dall’altra e molte sono le testimonianze anche fotografiche. Purtroppo sarebbe un lavoraccio reperire foto di… trent’anni fa, in cartaceo, e trasformarle in digitale, ma non escludo che un giorno possiamo provarci. Nel giro di decenni mi sono trovato al fianco il fior fiore dei collaboratori/collaboratrici, ma quest’anno è stata un’occasione speciale ed emozionante: mi ha affiancato un’ex allieva dei miei corsi di inglese degli ani ’90 – e la soddisfazione è stata per me (oltre che per il gruppo ed i genitori) davvero unica, massima. Come anche nella “legge degli ex” mi sono ritrovato (figli di ex alunni dell’ENGLISH CENTRE, nonché figli dei miei ex alunni di scuola pubblica (compreso quest’anno).

In passato, ma anche di recente, qualche collega accompagnatore mi ha chiesto se non era arrivata per me l’ora di … mettermi in proprio. E si riferiva al fatto che, vista la mia nutrita esperienza, potevo iniziare ad organizzare io, ….in proprio. In effetti numeri e competenze ci sarebbero, ma preferisco affidarmi a specialisti persone che lavorano su questo campo 12 mesi all’anno.

Ho più volte rifiutato l’idea e la proposta di fare tutto io proprio perché consapevole di quanto dettagliate e non facile possa essere la cosa.

Chiaramente affidarmi agli altri, evitando le esperienze “fai da te” si incorre in pacchetti che, prevedendo un’organizzazione più dettagliata e specifica, possono anche avere dei costi più alti. Ma ho imparato da John Ruskin – che da studente ho apprezzato come filosofo e che successivamente mi ha incuriosito quale economista, che in certe situazioni non c’è da mirare al risparmio.

Concludo senza aver prodotto il post che avevo in mente – e per il quale vi rinvio a tra qualche altro pomeriggio. Non posso, tuttavia, non darvi un estratto di una citazione dello stesso Ruskin – che indubbiamente vi farà riflettere.

Leggetela con attenzione.

A presto amici, e grazie se avete letto sin qui!

 

“Non è saggio pagare troppo.

Ma pagare troppo poco è peggio.

Quando si paga troppo

 si perde un po’ di denaro, e basta.

Ma se si paga troppo poco

si rischia di perdere tutto,

perché la cosa comperata

potrebbe  non essere all’altezza

delle proprie esigenze.

La legge dell’equilibrio negli

scambi non consiste di pagare

poco e di ricevere molto:

è un assurdo.

Se si tratta col più basso

offerente, sarà prudente

aggiungere qualcosa per il

rischio che si corre; ma se si fa

questo si avrà abbastanza

per acquistare qualcosa di meglio.”

 

John Ruskin (1819-1900)

 

Prof. Mario Procopio (accompagnatore del gruppo)

Coordinatore didattico e responsabile esami Trinity ad ENGLISH CENTRE

 

 

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