TUTTI HANNO BISOGNO DI MAGGIORI E MIGLIORI CONOSCENZE DELLA LINGUA INGLESE.

Non riusciamo a capire come, figli di professionisti, politici, rappresentanti della società civile, comunale e imprenditoriale di Locri e paesi vicini, possano permettersi il lusso dell’esimersi dal conoscere la lingua inglese a certi livelli, oltre a farsela certificare. Sono proprio queste le persone che, in forma e con fare rappresentativo, dovrebbero ancor più spingere per la cultura linguistica di un certo taglio, mentre invece sono proprio loro a parlare di progresso culturale e proposte progettuali senza adempire ad un obbligo importante per i loro figli: quello di un’adeguata cultura e competenza linguistica. Molti si giustificano col fatto che sono i ragazzi a non volere. Abbiamo posto la faccenda ad un noto pediatra della zona (ed anche padre di alcuni figli), il quale ha dato la sua autorevole opinione. Ha specificato che, coi ragazzi, in questi casi è opportuno patteggiare, invitandoli a certe frequentazioni culturali, pena il taglio della scuola calcio – del basket – della danza – della xbox – del computer. E comunque di tutte quelle altre attività care ai bambini (o ragazzi). Importante anche presentare loro la frequenza ad ENGLISH CENTRE non come qualcosa di parallela e similare alla scuola del mattino, ma un momento importante, adeguato alla loro crescita morale e culturale. ENGLISH CENTRE non vuole assolutamente essere un dopo scuola, ma il luogo di ritrovo di persone (piccole e grandi) che, per forza di cose, devono parlare inglese, solo inglese, puro inglese!

Tra le altre cose diventa sempre più difficile appoggiarsi alla scuola di Stato, i cui fondi sono sempre più risicati. Basta Guardare i Piani dell’Offerta Formativa delle varie istituzioni scolastiche, ed aggiornarsi con i piani di previsione dei fondi per la didattica stanziati dai vari governi (compreso quello in carica, proprio il Governo de “La Buona Scuola”) per capirlo.

E’ il caso di convincerci, di convincersi sempre più. Tra l’altro, se si parla di una seconda lingua straniera, ed il Italia si danza tra francese / spagnolo / tedesco – qualcuno parla anche di cinese (!), figuriamoci se l’inglese parlato non debba essere patrimonio dei nostri figli: ma solo per il loro futuro!

Oramai quest’anno è andato. Ed è andato come è andato. Noi, da parte nostra, abbiamo registrato un discreto aumento delle iscrizioni e delle frequenze ai corsi per l’anno scolastico 2014/2015. Abbiamo anche notato un sensibile aumento di adulti per individuali e mini gruppi (2-3 allievi). Probabilmente la consapevolezza dell’importanza dell’inglese è aumentata e va aumentando. Noi assolviamo al nostro dovere di diffonderla, anche con la nostra missione sociale.

Per l’annualità 2015-2016 qualcuno in più ci penserà, ne siamo certissimi.

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